Venezia, Marco Bellocchio riceve il Leone D’oro alla carriera

Marco Bellocchio si presenta a Venezia per ritirare il leone d'oro alla carriera.

Marco Bellocchio ha ricevuto oggi a Venezia, durante il 68° Festival del Cinema il premio del Leone D’oro alla carriera. Piacentino di adozione, Marco Bellocchio ha ritirato il premio dalle mani del regista amico e antagonista, Bernardo Bertolucci.
Marco Bellocchio dal palco della premiazione, e affianco a ò grande Bernardo Bertolucci, ha ricevuto ben 2 standing ovation dal pubblico in sale. “Considero questo premio come un riconoscimento alla mia carriera artistica, non come una riconciliazione” Questi i primi commenti a caldo del regista piacentino non sempre in linea con la politica italiana.

Dopo i ringraziamenti di rito, Marco Bellocchio e Bernardo Bertolucci si sono dilungati in lunghi racconti di vita. La commozione si è interrotta grazie al racconto di un aneddoto da parte di Bellocchio:” Un giorno mi si avvicinò una persona. Mi disse di stimarmi e che mi seguiva dai tempi di “Pugni in tasca” (capolavoro di Marco Bellocchio)”. Con questa battuta Bertolucci ha smorzato la commozione del collega.

L’emozione di Bellocchio era evidente al punto che il regista si è affidato ad alcuni appunti per fare il suo discorso di rito. “ Sono un ribelle moderato” Spiega nel suo discorso, “Un ribelle che ha rinunciato alla violenza. Le mie immagini sono cambiate perché la mia vita è cambiata, ma ho conservato una naturale inclinazione per chi è oppresso. La libertà è la cosa più preziosa per un artista: la libertà d’immaginazione, che mi obbliga a rifiutare il ‘lo devo ai compagni per non essere considerato reazionario’ “.

Durante la conferenza stampa svoltasi nella mattinata, alla domanda di un giornalista che chiedeva se fosse ancora di sinistra, il regista ha risposto così: “Sono diventato molto tollerante, in altri tempi l’avrei mandata a quel paese. Sono ancora di sinistra, sono antiberlusconiano, ma si può essere di sinistra in molti modi”. Tanti auguri per questo premio a uno dei registi simbolo della nostra nazione.

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