Ustica: arriva il risarcimento

i resti dell'aereo dopo il terribile incidente di Ustica

Finalmente giunta ad una sentenza la Corte di Palermo in merito alla strage di Ustica nella quale un DC-9 esplose in volo. Risarcimento da 100 milioni di euro da parte del Ministero della Difesa e da quello dei Trasporti ai parenti delle vittime.

L’incidente è avvenuto il 13 giugno 1980 e fino ad ora non ha avuto una spiegazione. Il Giudice di Palermo, Paola Protopisani, ha condannato i Ministeri per non essere stati in grado di difendere i cieli italiani in quella terribile occasione. Non solo. Il Giudice ha considerato i Ministeri come ‘occultatori di prove’ con continui depistaggi alle indagini, multandole ulteriormente.

Finalmente, dopo 3 anni dall’inizio dell’istruttoria, si sta facendo luce su questa tragedia. O forse no, ma si stanno comunque definendo alcune responsabilità. Contenti gli avvocati dei parenti delle vittime, Daniele Osnato e Antonio Galasso. Questo un loro commento: “il risultato della vicenda processuale rende giustizia per l’ultratrentennale ‘tortura della goccia’ che i parenti delle vittime hanno dovuto subire ogni giorno della loro vita anche a causa dei numerosi e comprovati depistaggi di alcuni soggetti deviati dello Stato”. Che continuano così: ” La sentenza , apre un nuovo percorso per la ricerca della verità. Fu un missile, probabilmente di nazionalità francese o statunitense come dichiarato dal presidente della Repubblica Francesco Cossiga, ad abbattere il volo dell’Itavia”. “Ci si auspica vivamente – proseguono – che chi di dovere avvii ogni opportuna e a questo punto inevitabile azione nei confronti della Francia e degli Stati Uniti, affinché sia finalmente ammessa la responsabilità per il gravissimo attentato. Così si ridarebbe dignità e onore a tutto il Paese e, soprattutto, a quelle vittime che persero la vita. Inoltre – concludono i legali – ci si augura che, dopo la caduta del regime di Gheddafi, l’Italia sia informata del contenuto degli archivi dei servizi segreti libici, nei quali si ha ragione di ritenere che siano contenuti ulteriori documentazioni a riguardo”. Staremo a vedere.

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