L’omicidio della giovane Melania Rea sta tenendo tutti con il fiato sospeso, ogni giorno ci sono novità riguardo lo svolgimento delle indagini e la messa in esame di nuovi elementi. Le ultime notizie riguardano il telefono della ragazza, l’anomalia scovata da chi ha esaminato i tabulati e le altre informazioni a riguardo, sta nell’accensione del cellulare il giorno seguente in una zona limitrofa al luogo del ritrovamento, questo potrebbe essere un maldestro tentativo di sviare le indagini oppure un errore d’impeto compiuto dall’assassino.
Il nuovo elemento porta a supporre che Salvatore Parolisi, unico indagato per l’omiciodio della moglie Melania Rea, avesse un complice che insieme a lui avesse architettato il tutto, o che in un secondo momento lo abbia aiutato a scrollare dalla sua figura ogni possibile sospetto. Pochi minuti dopo aver acceso il cellulare della povera Melania, il presunto complice deve aver avvertito le autorità nella ormai famosa chiamata anonima che ha segnalato il ritrovamento di un corpo nel bosco, la vicenda ora intraprende strade diverse che portano a soluzioni contrastanti.
La morte di Melania Rea potrebbe essere causa di Salvatore Parolisi, in alternativa potrebbe essere stato un terzo uomo a commettere l’omicidio all’insaputa del marito, nell’ultima ipotesi invece Parolisi e il complice si sono divisi i compiti nel piano architettato e adesso stanno entrambi cercando di sviare le indagini per non dare prove certe. Il cellulare portato dal marito di Melania sul luogo del delitto potrebbe essere un elemento che avvalora l’ipotesi del depistaggio, anche se bisogna ancora realmente capire la dinamica di come è avvenuto questo omiciodo, poichè non si hanno certezze nè sul luogo e neanche sulla mano di chi lo ha commesso, da prima ipotizzando una donna per le tracce ritrovate e per i colpi inferti con una modalità che avrebbe potuto appartenere una donna, ora invece l’accusa di omicidio ricade completamente sul marito proclamatosi innocente e ancora convinto di poter presto ritrovare la libertà.
Le ultime notizie sull’omicido di Melania portano invece sulla pista del complice che avverte le autorità dopo aver acceso il telefono della ragazza. Sembra chiaro che non ci sono abbastanza certezze per gettare solide basi su una accusa plausibile nei confronti di Parolisi, se non per la mancata presenza sul colle al momento del delitto, questione ancora senza risposta certa.