Roma fuori dall’Europa League. Totti sostituito sotto una valanga di fischi che il pubblico indirizzava a Luis Enrique.
La sostituzione del capitano ha in un certo senso sorpreso un po’ tutti, a cominciare dallo stesso tecnico dello Slovan Bratislava, Vladimir Weiss che alla fine dell’incontro con la qualificazione in tasca e la maglietta di Totti tra le mani diceva: “Con l’uscita di Totti è cambiata la partita. Totti è praticamente la Roma”. Altrettando sorpreso era Di Benedetto che chiedeva a chi gli stava vicino: “Ma perché fa uscire Totti?”.
Fatto è che con l’uscita di Francesco, la Roma non è più stata la stessa e gli ultimi minuti le sono risultati fatali. La Roma era andata in vantaggio con Perrotta e poi aveva fallito diverse clamorose occasioni. Luis Enrique, a 15 minuti dalla fine faceva uscire Totti, che nero in volti si avviava direttamente negli spogliatoi, e faceva entrare Okaka.
Sarà stato un caso, sarà stato uno di quei fatti imponderabili che spesso pesano sulle fortune di un allenatore, la Roma non è sembrata essere più la stessa e dopo pochi minuti ha subito il pareggio dello Slovan Bratislava, che così riusciva a passare il turno.
“E’ una scelta tecnica che rifarei”, dice Luis Enrique. “Ho visto che la squadra aveva bisogno di maggior velocità, e così ho fatto entrare Okaka. Il mio compito qui a Roma è quello di creare un gruppo di giocatori nuovi, una squadra di giovani forti e determinati, che potrà in poco tempo tornare ai livelli che le competono, dal momento che le vittorie che contano le mancano ormai da tempo. Accetto le critiche, ci mancherebbe, ciascuno ha il diritto di esprimere il proprio dissenso, tuttavia le mie scelte non possono essere condizionate da quello che dicono i tifosi o la stampa. E poi, non è dimostrato che con Totti in campo le cose sarebbero andate diversamente”.