Rocchi nella bufera, dopo la sfortunata direzione di Inter-Napoli, è difeso da Braschi, il designatore arbitrale. “Rocchi è un arbitro di assoluto livello internazionale, uno dei migliori in assoluto a livello mondiale. Una gara sottotono ci può anche stare”.
Che si siano commessi degli errori è fuor di dubbio, e del resto tutte le televisioni li hanno fatti vedere e li hanno rimarcati con una certa insistenza e precisione, ma si tratta evidentemente di errori che, quando si riferiscono ad azioni veloci e concitate, ci possono anche stare. Ovviamente, non è dello stesso avviso chi da questi errori ne riceve un danno, diciamo così, ma in altre occasioni si sono verificati errori ben più marchiani.
La reazione generale alla direzione di Rocchi è anche determinata dall’importanza di che ha subito il torto, fatto evidentemente non giusto, ma è così, che lo si voglia oppure no. Se lo stesso torto lo avesse subito una squadra meno blasonata e, soprattutto, con un bacino d’utenza meno importante, se ne sarebbe parlato sicuramente meno.
La cosa anacronistica è che, con il calcio moderno che viaggia a velocità ben diverse rispetto al calcio di 30 anni fa, non pensare di fare ricorso alla tecnologia, oggi ampiamente disponibile, per cercare di evitare almeno gli errori più marchiani, è veramente incomprensibile. Anche se solo per determinati casi e per determinate situazioni si può far ricorso all’instant replay nel basket, vien da chiedersi perché non fare lo stesso con quello che è definito il più grande spettacolo del mondo. Il calcio.
“Su quelle che saranno le eventuali decisioni per quanto riguarda Rocchi”, prosegue Braschi, “dalla mia bocca non uscirà nulla. C’è una squadra , ci sono delle regole, non sono solo io a decidere. Del resto non esiste un tabellino per fermare un arbitro, quindi una eventuale decisione, di qualsivoglia natura, sarà collegiale, si tratta di una gestione di uomini”.