Renzo Bossi a processo: “Non sapevo di essermi laureato in Albania”

Renzo Bossi è imputato per appropriazione indebita di fondi provenienti dal finanziamento pubblico ai partiti con il padre nonché fondatore della Lega Nord Umberto Bossi e l’ex tesoriere Francesco Belsito. Secondo l’accusa il figlio 27enne del Senatur avrebbe comprato un diploma di laurea triennale in Gestione Aziendale conseguito il 29 settembre 2010 presso la Facoltà di Economia dell’Università privata Kristal di Tirana in Albania con 77mila euro sottratti alle casse del Carroccio. L’ex consigliere regionale della Lombardia, che è stato rinviato a giudizio anche per i rimborsi pazzi al Pirellone, si è difeso in aula di tribunale attuando la stessa geniale strategia del politico di Forza Italia ed ex ministro del Governo Berlusconi Claudio Scajola: “Ho saputo della mia laurea in Albania solo dopo questa indagine”.

Renzo Bossi - Foto: Facebook
Renzo Bossi – Foto: Facebook

Come si fa ad avere appartamenti e lauree senza far nulla o sapere nulla? Mistero! Un enigma che solo Claudio Scajola e ora Il Trota conoscono…

“Escludo di essermi mai laureato – si è giustificato Renzo Bossi in aula – Ho saputo della mia laurea in Albania solo dopo questa indagine… sono rimasto perplesso prima di tutto perché la data di nascita scritta sul diploma di laurea è sbagliata. Non ho mai ricevuto un soldo dalla Lega Nord. Non ho mai chiesto denaro all’amministrazione del partito e tanto meno all’ex tesoriere Francesco Belsito. Non ho mai ricevuto indennizzi o altri benefici di natura economica – ha proseguito l’ex consigliere regionale del Carroccio -, non avevo bisogno di chiedere soldi. Al contrario io, come tanti altri eletti della Lega Nord, versavo un contributo volontario al partito”.

Il figlio di Umberto Bossi e della sua seconda moglie Manuela Marrone (cofondatrice della Lega Lombarda) ha poi dichiarati ai giudici in aula: “Non sono mai stato beneficiario di un’Audi A6 pagata con i soldi del partito. Quella è una vettura acquistata dalla Lega per la Lega. Veniva usata da me e altri esponenti del partito per essere accompagnati ad appuntamenti politici – ha sottolineato Il Trota -, ma la usavo saltuariamente e non è mai stata un’auto mia esclusiva. All’epoca c’erano diversi preventivi di auto da valutare – ha proseguito l’ex consigliere regionale della Lombardia – Sono notoriamente un appassionato di macchine e in quell’occasione ho espresso solo un parere”.

I problemi giudiziari per il giovane ex politico del Carroccio sono tanti e piuttosto gravi. Nel dicembre 2013 è stato indagato per corruzione e abuso d’ufficio per aver conseguito, come riferito da Saimir Tahiri, ministro dell’Interno albanese “la laurea in scienze sociali senza essere venuto un solo giorno in ateneo e senza aver mai seguito le lezioni nelle università private albanesi”.

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