Reja sarebbe in bilico? Neanche per sogno, almeno stando alle parole del suo agente Marko Naletilic.
Dopo la fine della partita persa dalla Lazio malamente contro il Genova, il presidente Lotito si è catapultato nello spogliatoio e ha fatto sentire la sua voce, o meglio, le sue urla, chiedendo spiegazioni per questo avvio di stagione a dir poco deficitario. Certo, il punto rimediato a San Siro non è da buttar via, anche se per come si erano messe le cose, i punti potevano essere tre, ma quello che lascia amareggiato il vulcanico presidente biancoceleste è il risultato deludente in Europa League e, ovviamente, la debacle casalinga con il Genova.
E non ha certamente tutti i torti. Certo, a Reja si potrà contestare il fatto di aver voluto allontanare Zarate, come anche la preparazione atletica che non sembra essere il punto di forza della squadra, ma se appena dopo due partite di campionato già si pensa a sostituire l’allenatore, vuol dire che non si conosce il significato della parola ‘pazienza’.
Il tecnico goriziano non ha molto gradito la contestazione dei tifosi, così come la sfuriata di Lotito, ed era pronto a dimettersi. “Questo ambiente mi ha già stufato”, avrebbe detto Reja negli spogliatoi dell’Olimpico, ma si sa, dopo i primi momenti di nervosismo, tutto si placa e quindi, almeno fino alla prossima, il buon Reja continuerà a sedersi sulla panchina della Lazio.
Posizione scomoda, non c’è che dire, il dover andare avanti di partita in partita, dovendo gestire la pressione dell’ambiente e della dirigenza, ma Reja è uno che ne ha viste tante nella sua carriera, ed è in grado di superare il momento.
Immancabilmente già si parla dei possibili sostituti. Quello degli allenatori è, di fatto, un mercato che non chiude mai. I nomi che si sussurravano, e nemmeno tanto, nei corridoi dell’Olimpico erano quelli di Donadoni e Del Neri, ai quali si è aggiunto anche quello di Rafa Benitez. Ma questo, probabilmente, è il frutto della fantasia di qualcuno.