Pierdavide Carone rivela: “Ho avuto un cancro, è stata la musica a non farmi impazzire”

Pierdavide Carone ha rivelato di aver avuto un cancro e di averlo sconfitto dopo una dura battaglia fatta di interventi e chemioterapie. L’ex star del talent show di Canale 5, Amici di Maria De Filippi, ha dichiarato all’Agi: “Mentre ero in piena corsa con i Dear Jack e finalmente stavo ottenendo le soddisfazioni che mi mancavano da un po’ a livello lavorativo, si è messa di mezzo la salute”.

Pierdavide Carone – Foto: Facebook

Il 32enne cantante pugliese ha infatti dovuto lottare ancora giovanissimo contro un tumore: “Tra una cosa e un’altra riuscivo anche a trovare il tempo di andare a suonare. Per sentirmi vivo. Io mi sono dovuto sottoporre a diversi interventi, il primo chirurgico per la rimozione, poi ho dovuto fare un altro intervento per controllare una serie di altri valori e poi ho fatto la chemio”.

Carone ha proseguito: “Quando avevo l’ok dei medici e mi sentivo meglio andavo immediatamente in tour, perché era la cosa che più mi rimetteva in contatto con la parte sana di me, ed è stata fondamentale, mi ha aiutato a non impazzire. Rischi di andare fuori giri, non bisogna mai perdere quello che Battiato chiama “centro di gravità permanente” e la musica è stata il mio”. E a Tgcom ha aggiunto: “Non ho avuto il tempo di metabolizzare del tutto quello che è capitato. Mi considero uno dei pazienti più veloci della storia, dopo il pronto soccorso l’oncologo mi ha detto come stavano le cose e ho fatto un intervento un paio di settimane dopo e nel giro di tre mesi era tutto finito. Poco tempo dopo è stato male anche mio papà. Prima sono stato assistito e poi assistente, a distanza”.

Nel suo ultimo disco racconterà la sua esperienza e si chiamerà “Forza e coraggio”. L’ha definito un “inno alla ripartenza” e parte del ricavato andrà all’ospedale Humanitas per combattere il nuovo coronavirus: “Con questa canzone non so quanto farò guadagnare e non so quanti numeri farò ma tutto quello che potevo fare era restituire quello che mi era stato dato da Humanitas e dirlo era uno dei modi per far capire come stavano le cose”.