Paura Coronavirus in Italia: 6 contagiati in Lombardia, 250 persone in isolamento

Paura Coronavirus in Italia. Sono sei i contagiati in Lombardia. Il paziente uno è un manager 38enne italiano originario di Castiglione d’Adda che abita a Codogno, nel Lodigiano, e lavora alla Unilever di Casalpusterlengo. Poi ci sono altre cinque persone contagiate: una è la moglie incinta, un’insegnante che al momento non sta lavorando e che è l’unica in buone condizioni. Un altro è un amico che si è presentato spontaneamente in un ospedale con sintomi di polmonite. Quest’ultimo condivideva l’attività sportiva con il primo paziente

Coronavirus – Foto: Pixabay.com

Ci sono poi altre tre persone con la polmonite ricoverate sempre all’ospedale di Codogno. Si tratta tutte di persone intorno ai 40 anni. È ricoverata in isolamento nel reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale di Piacenza una donna, sintomatica, collega del paziente 38enne positivo.

Oltre 250 persone sono in isolamento. Il Ministero della Salute ha imposto l’obbligo di quarantena fiduciaria domiciliare per chi è tornato da un viaggio in Cina negli ultimi 14 giorni.

Il 38enne ha avuto i primi sintomi il 15 febbraio e si è presentato al pronto soccorso la prima volta il 18, quando è stato rimandato a casa. Poi è tornato il giorno successivo per l’aggravarsi delle sue condizioni. A quel punto, la moglie ha comunicato che il marito aveva cenato con un amico che tornava dalla Cina all’inizio di febbraio.

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“A oggi abbiamo un numero cospicuo di persone su cui stiamo intervenendo, sono circa 250 le persone in isolamento a cui faremo il tampone“, ha spiegato l’assessore regionale Gallera. “Oggi abbiamo 149 persone, tra infermieri e altre persone che sono state in contatto con il primo paziente, a cui faremo i test. A questi si aggiungono coloro che lavorano nella sua azienda a cui andremo a fare un tampone, non tutti però. Solo chi ha avuto contatti molto ravvicinanti“.

Il paziente uno si trova tuttora ricoverato in terapia intensiva in prognosi riservata, con insufficienza respiratoria, e le sue condizioni sono ritenute molto gravi. Al momento non può essere trasferito all’Ospedale Sacco di Milano, punto di riferimento regionale per le bioemergenze, dove già si trovano “in isolamento” la moglie e l’amico con cui è stato a cena a inizio febbraio. A Codogno sono quindi ricoverati tutti i 5 pazienti in gravi condizioni.

Intanto i sindaci di Castiglione d’Adda e Codogno hanno annunciato la chiusura fino a domenica di bar, biblioteche, uffici, scuole e locali.