Omicidio Sarah Scazzi: il processo resta a Taranto

Omicidio Sarah Scazzi

La giustizia italiana probabilmente ha dei tempi fin troppo lunghi. Non è un caso che si è arrivati dopo quattro anni a scoprire della reale innocenza di Amanda Knox e Raffaele Sollecito. La situazione non sembra migliorare nemmeno per altri due fatti cronaca nera come l’omicidio di Melania Rea e quello di Sarah Scazzi. Entrambi si stanno rivelando molto più complicati da risolvere, anche se teoricamente già si conoscono gli assassini. Nel primo caso c’è Salvatore Parolisi ormai in carcere da qualche mese, l’unico indiziato sull’omicidio di Melania Rea, nel secondo sono Cosima Serrano e Sabrina Misseri le principali imputate dell’assassinio della ragazzina. Proprio sull’omicidio Sarah Scazzi ci sono delle novità che riguardano la sede del processo.

Gli avvocati di Sabrina avevano chiesto alla Cassazione di poter spostare il processo a Potenza, perché considerato luogo neutrale. In poche parole a Taranto l’aria è diventata irrespirabile per Sabrina e Cosima, il clima secondo le donne è troppo ostile. La Corte di Cassazione ha però rigettato la remissione del processo e domani l’udienza preliminare sull’omicidio Sarah Scazzi si terrà regolarmente a Taranto. Gli avvocati della famiglia Scazzi avevano infatti evidenziato che a Taranto non ci fosse alcun clima particolare nei riguardi di Sabrina Misseri e Cosima Serrano, ma è anche normale che la gente voglia dire la sua su un caso così orribile.

Ricordiamo come all’inizio fu arrestato Michele Misseri, padre di Sabrina, marito di Cosima e zio di Sarah. L’uomo aveva confessato l’omicidio di Sarah Scazzi, poi gli inquirenti sono riusciti invece a capire che in tutta questa storia c’era in realtà lo zampino delle due donne, le reali indiziate per l’omicidio della ragazzina. Il processo di Taranto però non sarà così semplice, ci sono addirittura 13 imputati accusati di dichiarazioni false, favoreggiamento, intralcio alla giustizia, una situazione che lascia un pò tutti senza parole.