Sono passati circa due mesi dall’assoluzione di Amanda Knox e Raffaele Sollecito, gli ex fidanzati accusati dell’omicidio della studentessa Meredith Kercher avvenuto a Perugia circa cinque anni fa. Amanda e Raffaele hanno praticamente trascorso in carcere gli ultimi anni con l’accusa di concorso in omicidio. Accusa che però è caduta durante l’ultima udienza che ha scagionato definitivamente Amanda Knox e Raffaele Sollecito. I due ragazzi in tutti questi anni hanno sempre dichiarato la loro innocenza, ma a quanto pare la giustizia italiana non riesce ancora ad essere efficace come dovrebbe.
Ora è stata riferita la motivazione di tale assoluzione e secondo il giudice le prove non erano sufficienti per definire Amanda e Raffaele colpevoli di tale omicidio. La mancanza di prove testimonierebbe quindi l’assoluta estraneità ai fatti della Knox e di Sollecito. A quanto pare la prova del coltello, che è stato considerato l’arma del delitto, non è in grado di inchiodare i due giovani ragazzi. Questa è la motivazione che la Corte di Perugia ha voluto spiegare al perché Amanda Knox e Raffaele Sollecito siano stati scagionati e assolti completamente dal reato di omicidio di Meredith Kercher.
Ormai la Knox ha lasciato l’Italia ed è ritornata nella sua Seattle, dove sta provando a ricostruirsi una vita dopo anni davvero difficili trascorsi in Italia e soprattutto in carcere. Raffaele Sollecito si è rifugiato in sé stesso, lontano da occhi indiscreti e dai media, anche il ragazzo ha intenzione di riprendersi la propria vita in mano, dimenticando gli ultimi anni di grande sofferenza. In tutta questa vicenda quindi l’unico colpevole resterebbe Rudy Guede, anche se non sta alla Corte di Perugia chiarire ora come si evolverà la situazione. L’unica cosa certa è che molto probabilmente Meredith Kercher non avrà mai la giustizia che merita e d’altronde in Italia ormai sembrano essere di moda gli omicidi non risolti.