Non è l’Arena, Massimo Giletti attacca Marco Polimeni: “Mi sono rotto le pa**e di questa politica”

Non è l’Arena infuocata con lo show sopra le righe di Massimo Giletti contro il presidente del Consiglio comunale di Catanzaro Marco Polimeni durante l’ultima puntata del programma tv di La7.

Lo scontro tra il padrone di casa Massimo Giletti e il presidente del Consiglio comunale di Catanzaro è stato durissimo. Argomento della puntata è l’inchiesta che vede 29 consiglieri della città calabrese indagati per finti rimborsi e commissioni inesistenti.

Quando viene chiesto a Polimeni cosa pensa del fatto che, nel momento in cui il fratello lo assume, ottiene in cambio un rimborso, che accade l’impensabile. Dopo aver guardato alla destra della telecamera, il politico ha replicato: “Per me non c’è migliore esempio, per un giovane calabrese, del procuratore Nicola Gratteri”. Ma è stato proprio quel movimento del capo fatto da Marco Polimeni che ha fatto infuriare il conduttore di Non è l’Arena.

“Chi gliel’ha detto? Ha guardato a destra, fuori dalle telecamere, e qualcuno gliel’ha suggerito – ha sbottato il conduttore di La7 -. Io questo non lo accetto! Non esce da lei, mi sono rotto le pa**e di questo tipo di politica! Lei deve chiedere scusa, chieda scusa a Gratteri. Gliel’hanno suggerito, si vergogni. Io non sono un cogl***e. ha capito? Prima di parlare di Gratteri pulitevi la bocca!”.

Il presidente del Consiglio comunale di Catanzaro ha replicato duramente al conduttore: “Lei vuole fare scandalo laddove non c’è, si vergogni Giletti! Non dica parolacce in diretta tv che tanta gente la sente e prende esempio da lei! Lei voleva fare questa trasmissione per screditare la nostra terra”.

Ma la risposa furiosa del conduttore non si è fatta attendere: “Io scredito persone come voi! False! Non andate in commissioni, firmate, prendete dei soldi e lei dice che non ha visto niente! Si vergogni!”. La rabbia di Giletti non si è fermata e ha continuato a chiedere di allargare l’inquadratura per mostrare la “persona che ha suggerito per fargli fare bella figura”, ma Polimeni ha fatto sapere che avrebbe agito per vie legali.

Il politico ha poi asserito: “Lei si vuole sostituire alla magistratura. Lei ha detto ‘prendete i soldi’, e domani riceverà la mia querela. Lei è un valente giornalista ma non è un giurista!”.