Il Napoli è stato fermato in casa dalla Fiorentina, nell’anticipo dai due volti. Un primo tempo nel quale la squadra viola è stata decisamente superiore ai napoletani e che non è riuscita a segnare perché un grande De Sanctis ha letteralmente tolto un pallone dalla porta, e un secondo tempo di marca napoletana, con il Napoli che ha chiuso in area la Fiorentina, senza tuttavia riuscire a costruire un palla gol di rilievo.
Gli azzurri possono recriminare su un netto fallo di mano di Pasqual in area su traversone di un ottimo Zuniga e su di una trattenuta in area ai danni di Hamsik, falli non visti dall’arbitro.
Si sa, il calcio spesso vive di episodi, e questi potevano essere degli episodi che avrebbero potuto sbloccare il risultato. Ma così non è stato.
Il Napoli messo in campo da Mazzarri era praticamente lo stesso Napoli che aveva battuto il Milan al San Paolo, tranne che per Zuniga al posto di Maggio affaticato, e Fideleff al posto di Aronica. Il giovane difensore argentino che sembra avere buoni numeri, si è più volte trovato in difficoltà, tanto che ad inizio ripresa Mazzarri ha preferito sostituirlo con Aronica. Il pubblico napoletano ha capito il momento difficile di Fideleff e lo ha comunque applaudito mentre usciva dal campo.
Non era la giornata giusta per gli azzurri. In mezzo al campo, soprattutto durante il primo tempo, Inler sbagliava diversi appoggi e il Napoli non riusciva mai a ripartire come gli succede di solito. Sulla fascia destra, Cerci metteva più volte in difficoltà la difesa napoletana che si è salvata in un paio di occasioni per l’ottima prestazione di De Sanctis.
Nella ripresa, come spesso gli succede, il Napoli sceso in campo era un’altra squadra. I viola, che probabilmente avevano speso tanto nel primo tempo, non sono riusciti più ad impensierire gli uomini di Mazzarri e hanno pensato solo a difendersi. E si sa, quando si deve giocare contro una squadra che mette quasi tutti gli uomini dietro la linea della palla, è difficile sfondare.
Ora il Napoli affronterà mercoledì sera al San Paolo il Villeral di Pepito Rossi. Partita sicuramente difficile, ma non impossibile.