Melania Rea, ultime notizie: fra i 5 Dna uno è di donna

Le ultime notizei sul caso Melania Rea: 5 Dna diversi sul cadavere della donna, è mistero

Omicidio Melania Rea, ultime notizie. Dall’esame autoptico sul cadavere della giovane Melania, il medico legale ha rintracciato ben cinque Dna diversi. Uno è di Salvatore Parolisi: sarebbe stato trovato sulla bocca della moglie. Un altro è di una donna, rintracciato vicino all’anulare della vittima, nei pressi della fede nuziale. E gli altri tre Dna, di chi sono? E’ davvero un mistero. La Procura di Teramo non si sbilancia ma ammette che le indagini possano subire una brusca e netta accelerazione.

Un complice aiuto’ Salvatore Parolisi ad uccidere Melania Rea. Ultime notizie, non confermate ma apparse su alcuni organi di stampa, parlano della ricerca di un possibile complice. E chi sarebbe? Un amante del marito o un collega del Caporal Maggiore dell’esercito? I dubbi crescono, di ora in ora. Seppur sia dato ormai per scontato (non ai fini della verità giuridica) la responsabilità del marito nell’omicidio della giovane di Somma Vesuviana, molti punti rimangono oscuri. Ombre che gli investigatori stanno cercando di cancellare, senza molti risultati. Oltre alla possibilità di un complice, ipotesi avvaloratasi dopo l’autopsia e il ritrovamento dei 5 Dna, c’è il dubbio “movente”. Perché Salvatore avrebbe ucciso Melania? Per motivi economici o per nascondere i segreti inconfessabili della caserma? Dal conto segreto nascosto alle dichiarazioni dei testimoni, interrogati dagli inquirenti: quale sarà la verità? Difficile a dirlo, non è un’indagine semplice e scontata, anzi!

Le ultime notizie sul delitto Melania Rea non fanno altro che alimentare supposizioni, spesso non veritiere, sui possibili fatti accaduti in quel terribile giorno. Il cadavere della donna, ritrovato nel bosco di Ripe di Civitella, “parla” e da riscontri agli investigatori. Forse quei riscontri che proprio gli inquirenti non si aspettavano. Ci sarà l’attesa svolta nelle indagini? La parola, come sempre, alla Procura di Teramo.

Lascia un commento