Matteo Salvini affossato da Selvaggia Lucarelli e Silvio Viale sull’aborto: “Taci ignorante”

Matteo Salvini è stato affossato da Selvaggia Lucarelli e Silvio Viale che hanno duramente stigmatizzato le dichiarazioni del leader della Lega sull’aborto pronunciate dal palco dell’incontro su Roma Capitale.

Matteo Salvini sull’aborto

Qualche giorno fa l’ex ministro dell’Interno del Governo Conte ha dichiarato: «Abbiamo avuto segnalazione che alcune donne, né di Roma né di Milano, si sono presentate per la sesta volta al pronto soccorso di Milano per l’interruzione di gravidanza. Non è compito mio né dello Stato dare lezioni di morale, è giusto che sia la donna a scegliere per sé e per la sua vita, ma non puoi arrivare a prendere il pronto soccorso come la soluzione a uno stile di vita incivile». Per poi aggiungere: «Qualcuno ha preso il pronto soccorso come il bancomat sanitario per farsi gli affari suoi senza pagare una lira. La terza volta che ti presenti, paghi la ricetta». Le dichiarazioni di Salvini hanno scatenato un’ondata di indignazione e sconcerto sul web e non solo.

Lucarelli e Viale contro Salvini

L’irriverente opinionista tv, scrittrice e giornalista Selvaggia Lucarelli ha scritto su Twitter che Salvini dovrebbe imparare a tacere su cose di cui non sa, concludendo così: «Dunque gli basterebbe tacere su tutto».

Molto più duro il ginecologo Silvio Viale che ha così etichettato le parole del leader della Lega: «Crassa ignoranza e misoginia».

«Solo il 2,3% delle donne fa 3 o più interruzioni volontarie di gravidanza e di solito sono anche quelle che hanno fatto più figli – ha spiegato il ginecologo -, mentre i 3/4 sono alla loro prima. Ridicola la polemica contro le donne straniere. Se è vero che fanno il 30% delle interruzioni, di cui il 40% dei Paesi dell’est, è altrettanto vero che il 22% dei nati ha almeno un genitore straniero. Condannare e punire le donne ed essere indulgenti con i maschi è tipico della misoginia. Quella misoginia ignorante che dieci anni fa faceva dire a Cota, che “la RU486 (la pillola abortiva, ndr) sarebbe marcita negli armadi”, e che oggi spinge Salvini a prendersela con il 2% delle donne, come male assolute».

«Oggi al Sant’Anna di Torino – ha continuato Viale – il principale ospedale italiano per la 194, la RU486 è utilizzata in oltre 2.000 casi, con le interruzioni mediche che hanno superato quelle chirurgiche. Ignorante era Cota e ignorante è Salvini, che non sa neppure che il segreto di legge e professionale tutela le donne. Se vi fosse una sanzione, nessuna lo dichiarerebbe e devo dire crudamente a Salvini, che non rimangono delle tacche sull’utero a ricordo».

La consigliere regionale grillina Sarah Disabato ha puntualizzato:«La vera inciviltà è la sua affermazione. L’interruzione volontaria di gravidanza è un tema che va affrontato con serietà, non certo a beceri colpi di slogan e frasi ad effetto. Se la Lega intende mettere mano alla legge 194 lo dica chiaro e tondo, senza nascondersi dietro le provocazioni del suo leader».