Maltempo in arrivo sull’Italia. Fine settimana con freddo, pioggia e vento forte che interesserà un po’ tutta la Penisola. Dopo un assaggio di primavera avanzata, si torna ora indietro e bisognerà aspettare il 20 del mese prima di poter ritornare su livelli di tempo più mite. Annata veramente anomala questa, se si pensa che un inverno come quello trascorso l’Italia non lo vedeva da diversi decenni, o forse non l’aveva mai visto, non tanto per l’intensità delle perturbazioni quanto per la durata delle stesse. La neve, infatti, è stata la protagonista dell’inverno e ha messo in ginocchio diverse regioni che ancora stanno contando i danni e per la quali il governo ancora non ha fatto granché.
Sembrava che fosse finalmente finita e le temperature più che miti dell’ultimo periodo avevano fatto ben sperare gli italiani, invece il Paese sarà nuovamente interessato da una robusta perturbazione, un’area ciclonica centrata sulla Sardegna che a partire da venerdì interesserà mezza Italia.
Il clima sta cambiando, e ogni giorno che passa, ogni stagione che si alterna, lo dimostra sempre più frequentemente. Eppure poco o nulla si fa per cercare di mettere un freno ai danni che l’uomo ha procurato al Pianeta, e che continua a procurare imperterrito, con i vari Paesi ciascuno interessato dalle proprie beghe e problemi nazionali, senza rendersi conto che anche questo è un problema nazionale, oltre che mondiale.
I danni economici che questi eventi atmosferici che non ci erano mai appartenuti fino a qualche anno fa procurano, sono talmente ingenti che da soli sono in grado di mettere in ginocchio una nazione. La soluzione è quella di dare un forte impulso alla ricerca e all’utilizzo delle anergie alternative, quelle che non producono inquinamento e che non contribuiscono all’innalzamento della temperatura del pianeta. Ma purtroppo gli investimenti in questo campo sono ancora troppo esigui, e quei pochi che vengono stanziati lo sono anche molto sporadicamente, e senza investimenti la ricerca non potrà produrre granché.