Lorella Cuccarini ha detto addio al programma tv di Raiuno, La vita in diretta, e ha attaccato duramente il collega Alberto Matano in un’email di fuoco inviata alla redazione della trasmissione. “Cari compagni di viaggio – ha scritto la celebre conduttrice tv e showgirl -, è arrivato il momento dei saluti, ma prima vorrei condividere con voi ciò che questa avventura ha rappresentato per me. È stata la mia prima volta in un programma quotidiano così complesso. Di programmi televisivi ne ho fatti tanti, ma una ‘macchina infernale’ come quella di Vita in diretta non l’avevo mai guidata”.

La lettera di fuoco di Lorella Cuccarini contro Alberto Matano
La famosa e popolare presentatrice tv ha poi continuato: “La prima volta (e speriamo l’unica) in cui abbiamo dovuto convivere con il dramma di una pandemia devastante. A proposito, grazie per il vostro coraggio. La professionalità la diamo per scontata, il coraggio no”.
E poi ancora: “Malgrado tutto, mi ritengo fortunata per due motivi, perché in questi mesi ho avuto il privilegio di poter fare vero Servizio Pubblico e perché, in tutta la mia vita, ho conosciuto prevaricazioni di questo tipo solo ora, a 55 anni. Niente al confronto di molte donne che hanno sperimentato questa realtà fin da subito senza avere neppure la forza di opporsi o di parlarne”.
Lorella Cuccarini ha poi proseguito: “L’ego sfrenato e l’insospettabile maschilismo di un collega di lavoro. Esercitato più o meno sottilmente, ma con determinazione. Costantemente. Talvolta alternato ad incredibili (e mai credute) dichiarazioni pubbliche di stima nei miei riguardi. So che tutto questo non devo certo ricordarlo a voi che eravate qui. E se si volesse cercare il perché di tutto questo, non sarebbe certo necessario rivolgersi alla Bruzzone”.
La redazione de La vita in diretta e i giornalisti del TG1 difendono Alberto Matano
La lettera infuocata e al vetriolo di Lorella Cuccarini ha però sortito un effetto boomerang. Tante giornaliste del TG1 e redattrici del programma pomeridiano di Raiuno si sono schierate dalla parte di Matano. Tutte l’hanno difeso a spada tratta.
“Abbiamo lavorato per tutta la stagione invernale in questo programma – si legge nella lettera invitata dalla redazione del programma La vita in diretta (firmata da 14 donne) a Lorella Cuccarini e pubblicata integralmente da Dagospia – e siamo sorprese e amareggiate, e stentiamo ancora a credere, alle accuse di maschilismo rivolte ad Alberto. La nostra esperienza di lavoro con lui è stata caratterizzata da rispetto e riconoscimento professionale. Da grande giornalista, Alberto ha saputo valorizzare ognuno di noi nel proprio ruolo, con passione, generosità e intelligenza, avendo sempre come obiettivo la qualità del programma”.
Diverse giornaliste hanno preso posizione a difesa di Matano. “Ho condiviso non solo una minuscola stanza con Alberto Matano ma anni di conquiste e crescite professionali e di vita. Definirlo maschilista da ego sfrenato fa un torto a chi lo pensa e lo scrive”, ha spiegato Emma D’Aquino.
A cui fa eco il vicedirettore della testata giornalistica Costanza Crescimbeni: “Dieci anni di lavoro fianco a fianco e ora mi tocca leggere la parola maschilista associata ad Alberto Matano. Siamo nel regno dell’assurdo. Le comiche”.