L’Argentina di Papa Francesco verso la legalizzazione dell’aborto. La Camera dei Deputati ha approvato il progetto di legge, che depenalizza l‘aborto e lo consente in forma “sicura, legale e gratuita” fino alla quattordicesima settimana di gestazione, per ogni donna che lo richieda, e dopo questo termine solo se la gravidanza è frutto di violenza sessuale, se la madre è in pericolo di vita o ci sono malformazioni del feto incompatibili con la vita.

Ora tocca al Senato. I senatori possono bocciare il progetto di legge o modificare il testo e rimandarlo alla Camera, e il dibattito protrarsi per le lunghe. Ma i capigruppo al Senato dei due partiti di maggioranza, Miguel Angel Pichetto del Partito giustizialista, e Luis Naidenoff di Cambiemos, hanno dichiarato che ci sono i numeri per far passare la legge, secondo loro addirittura a luglio, mentre altri pronosticano a settembre. La Conferenza episcopale argentina, che si è detta addolorata per il voto, spera invece che al Senato si possano elaborare progetti di legge “alternativi”, nell’ambito di un dialogo “sereno e riflessivo”.
Solamente alcuni giorni fa papa Francesco aveva stigmatizzato l’aborto selettivo parlando di nazismo con i guanti bianchi, sollevando un vespaio di polemiche e critiche in tutto il mondo.