Numeri alla mano per analizzare, la popolazione mondiale. E’ prevista per la fine di Ottobre, nella regione dell’ Asia/Pacifico, la nascita del bambino che porterà la popolazione mondiale,a 7 miliardi esatti.Le regioni più povere al mondo, sono quelle più fertili. Un paradosso, spiegabile solo rapportandolo, alle società più evolute ed istruite, dove il tasso di nascita è diminuito notevolmente.
Dalla rivista Nature, Joel Cohen, prendendo in esame la questione, ha sentenziato che il reale problema è rappresentato da quei 3,4 miliardi di persone che sopravvivono con meno di 2 dollari al giorno. I nascituri sono destinati a paesi dove mancano ancora beni primari, come l’energia o l’istruzione.La notizia buona sarebbe che, nonostante tutto, la crescita comincia a rallentare, se questa può essere considerata una buona notizia.
Un altro problema è quello dell’invecchiamento della popolazione.Le proiezioni Eurostat, dimostrano che nel 2040 in Italia e in Germania,oltre il 30 % della popolazione, avrà un’età superiore ai 65 anni. E nel 2050 il numero di 80enni sul pianeta sarà quattro volte quello odierno.
Ma viene da chiedersi allora,se siamo troppi o se siamo troppo pochi. Secondo lo studioso Joel Cohen, la soluzione è da ricercare nell’istruzione, in quanto diminuisce il tasso di fertilità, consentendo alle donne di concentrarsi su altro. Sempre secondo lo studioso, le persone istruite hanno migliori condizioni di salute in età avanzata, invecchiando meglio.