Kobe Bryant rivela: “In Italia ho conosciuto il razzismo”

Kobe Bryant ha rivelato durante un’intervista rilasciata alla CNN di aver conosciuto il razzismo in Italia quando si trasferì nel nostro Paese a 6 anni e ci visse fino ai 13.

“Mentre stavo crescendo in Italia ho ovviamente sperimentato direttamente il razzismo, andando ad alcune partite di calcio e trovandomi in altre situazioni del genere – ha detto Kobe -. I miei genitori mi hanno insegnato come comportarsi in situazioni di questo genere”.

Il 41enne ex cestista statunitense, che ha giocato prevalentemente nel ruolo di guardia tiratrice ed è considerato tra i migliori giocatori della storia dell’NBA, è un portavoce dalla lotta al razzismo: “La cosa più importante è l’educazione e capire che il razzismo è qualcosa che fa parte della nostra cultura da molto tempo. Anche se adesso sono stati fatti tanti passi in avanti c’è ancora molto da fare e credo proprio che educare le persone sia la cosa in assoluto più importante”.