Kobe Bryant è morto con la figlia Gianna Maria “Gigi” in un incidente in elicottero. La grande e ineguagliabile leggenda del basket mondiale era a bordo del suo elicottero privato con altre otto persone, che è precipitato sulle colline di Calabasas, zona a nord-ovest del downtown di Los Angeles. L’ex stella della NBA aveva 41 anni. L’America e l’intero mondo dello sport sono sotto shock. Tutto il mondo dello sport è in lutto.

Stando alla ricostruzione della polizia della LA County, che avrebbe ricevuto la chiamata da parte di un testimone dell’incidente alle 10.01 del mattino, ora di Los Angeles (ore 19 in Italia), le condizioni meteo sarebbero state particolarmente difficili con una fitta nebbia a disturbare la visibilità del pilota. Il velivolo ha preso fuoco una volta precipitato e inutili sono stati i soccorsi. L’elicottero precipitato stava dirigendosi alla Mamba Academy, l’accademia di basket fondata proprio dal grande e amatissimo campione Kobe Bryant, per una mattinata di allenamenti. Gianna Maria, 13 anni, era un astro nascente del basket femminile.
Le altre vittime di questo incidente in elicottero sono il pilota, una compagna di Gianna Maria e un genitore. La moglie Vanessa non era a bordo di quel maledetto elicottero come le altre tre figlie Natalia, Bianka e Capri. La polizia sta al momento lavorando proprio per capire la natura del disastro.
Le reazioni di sportivi, politici e celebrities
“Una leggenda sul campo”: così Barack Obama, insieme all’ex first lady americana Michelle, piange Kobe Bryant, e afferma di avere il cuore spezzato come genitore anche per la morte della figlia di Kobe, Gianna, di 13 anni.
“Sono sconvolto, Kobe per me era un mito”: Danilo Gallinari, campione di basket italiano da anni tra i giganti della Nba (in questa stagione gioca con gli Okhlahoma Thunders), contattato dall’ANSA riesce appena a comunicare il suo dolore per la morte di una leggenda dello sport mondiale come Bryant. “Sono esterrefatto – conclude – non me la sento di dire altro”.
“Mio eroe, non può essere vero..”: è il grido di dolore di Marco Belinelli, giocatore Nba nei San Antonio Spurs, che twitta un commento secco alla notizia della morte di Kobe Bryant, in un incidente di elicottero.
“Riposa in pace, grande campione in campo e fuori”: anche Francesco Totti ricorda Kobe Bryant, la star Nba scomparsa in un incidente di elicottero. L’ex capitano della Roma posta sul suo profilo una foto con Bryant, col quale alcuni anni fa ebbe modo di far conoscenza e scambio di maglie. “Onorato di averti conosciuto”.
“Io…non ci voglio credere…ditemi che non è vero!! Che non può finire tutto così”. #kobebryant RIP. Con questo post su Instagram, la fuoriclasse del nuoto Federica Pellegrini ha voluto ricordare la superstar del basket scomparso oggi, che aveva ‘incrociato’ in due Olimpiadi.
“Non abbiamo parole per esprimere quanto siamo scioccati nel sentire la tragica scomparsa di uno dei più grandi sportivi di tutti i tempi e il tifoso rossonero, Kobe Bryant. Tutti i nostri pensieri sono con le famiglie delle persone colpite da questo tragico incidente. Ci mancherai per sempre, Kobe”. Lo scrive, su Twitter, il Milan, postando un’immagine di Kobe Bryant con una maglia rossonera. Bryant, durante la visita a Milanello nel 2013, aveva detto di “portare il Milan sempre nel cuore”.
”Il mio più grande idolo sportivo. La tua etica lavorativa e la tua mentalità mi hanno ispirato tanto da capire cosa ci voleva per essere professionista. Ti stavi godendo un nuovo capitolo della tua vita e lasciarci così è devastante. Ti voglio bene. You GOAT (Great of all times ndr)”: così Romelu Lukaku commenta su Instagram la morte di Kobe Bryant. Parole accompagnate da un primo piano in bianco e nero dell’atleta vittima di un incidente in elicottero.
Anche il presidente Usa, Donald Trump, twitta: “Una terribile notizia!”, commentando la morte di Bryant.
“Non riesco ancora a crederci”: è il messaggio di dolore e stupore postato da Usain Bolt, recordman dei 100 e dei 200, alla notizia della morte di Kobe Bryant. Il giamaicano posta su twitter una foto di un abbraccio a Bryant in pista a Londra 2012, con gli emoticon della preghiera in memoria dell’asso Nba.