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Intervista ad Alessio Lo Passo su Maria De Filippi, Lele Mora, Uomini e Donne, carcere e quarantena

Intervista esclusiva all’imprenditore, web influencer, ex tronista ed ex corteggiatore di Uomini e Donne, Alessio Lo Passo, che si è raccontato al nostro sito iGossip.it su diversi argomenti: dalla drammatica esperienza vissuta in carcere all’attuale quarantena forzata provocata dalla diffusione della pandemia da Covid-19 fino a Maria De Filippi e Lele Mora. In che rapporti è rimasto con l’autrice Raffaella Mennoia e in generale con lo staff di Uomini e Donne? Chi e cosa non sopporta del mondo dello spettacolo italiano? Subito dopo il salto, troverete l’intervista integrale ad Alessio Lo Passo. Buona lettura!

Alessio Lo Passo – Foto: iGossip.it

Ciao Alessio, come stai trascorrendo questa quarantena forzata?

A dire il vero, ormai ci sono abituato. Ci rido sopra, perché ho appena scontato una pena che mi limitava le uscite e ora rieccomi qui… chiuso in casa. Posso dirti, però, che l’esperienza del carcere e della semilibertà mi hanno abbastanza “anestetizzato” soprattutto per come sono andate le cose visto che mi trovavo a scontare una pena senza conoscerne totalmente il motivo. Nel caso del Covid-19 per lo meno il motivo dell’obbligo di stare in casa lo conosco e mi sacrifico molto più volentieri nel nome della collettività e del rispetto per il prossimo e per me stesso. Anzi, quando sento paragonare le limitazioni attuali di movimento con il carcere mi innervosisco un po’, poiché chi dice una cosa simile è evidente che il carcere non sappia nemmeno cosa sia, fortunatamente per lui. Abbiamo comunque tutti i mezzi di comunicazione a disposizione, la possibilità di fare la spesa, di utilizzare internet, di stare con la nostra famiglia e di videochiamare chi vogliamo… il carcere è ben diverso. Le persone dovrebbero imparare a tirare fuori il positivo anche in situazioni spiacevoli come queste!!!

Alessio Lo Passo – Foto: iGossip.it

Quale sarà la tua prima cosa che farai una volta che terminerà questa quarantena forzata?

Mi manca il contatto fisico. Un abbraccio con un amico, un bacio ai bambini che conosco, tenere per mano mia mamma. So che anche se potremo nuovamente uscire, sarà ancora lunga la strada prima di potersi riabbracciare e allora la prima cosa che farò, con tutte la cautele del caso, sarà incontrare nuovamente tutte le persone a cui voglio bene, tutte quelle che ora vedo soltanto tramite il cellulare. Il carcere desensibilizza ma ti fa rivalutare e apprezzare meglio le cose semplici… ti fa capire l’importanza della famiglia. Il Coronavirus ha rafforzato in me la convinzione delle cose che davvero contano.

Alessio Lo Passo – Foto: iGossip.it

Che cosa ti auguri che faccia il Governo per chi come te è imprenditore nel settore dell’abbigliamento?

Naturalmente questo è un momento in cui siamo tutti Presidenti del Consiglio e Ministri dell’Economia. Ognuno dice la sua, un po’ come quando l’Italia gioca un Mondiale e diventiamo tutti commissari tecnici. Io non mi permetto né di giudicare né di commentare l’operato di chi ci governa ma da addetto ai lavori nel mondo dell’abbigliamento vi assicuro che sono in ginocchio. A febbraio si ordina già per l’estate e si conta sugli incassi di fine saldi invernali. Non sappiamo se e quando riapriremo, trovandoci spiazzati di fronte a qualsiasi programmazione, non sappiamo come reagirà la gente, se spenderà per gli acquisti o ne farà a meno per timore di una recessione economica. Il contatto con il cliente sarà distaccato per le misure di sicurezza e vendere abiti a un metro e mezzo di distanza è davvero difficile. Probabilmente la gente preferirà gli acquisti online per non correre rischi. Siamo in una situazione di assoluta incertezza, questo è il peggiore male per le attività come la mia.

Alessio Lo Passo – Foto: iGossip.it

Lo scorso mese hai lanciato un appello dalle pagine di Novella 2000. È stato raccolto dalle conduttrici TV di RAI o Mediaset?

Credo che in questo momento anche il mondo della televisione, quello che nel quale mi sento a mio agio, dove potrei ancora ben figurare visto la mia maturità, stia pagando gli effetti dell’epidemia. Molte programmazioni sono ferme e si limitano a trasmettere le repliche. Le registrazioni sono quasi tutte ferme e così anche le opportunità. Non è nel mio stile piangermi addosso, ma dopo la “pausa forzata” stavo lentamente riprendendo i miei vecchi contatti grazie anche all’interessamento del direttore di Novella 2000, Roberto Alessi, ed effettivamente vedevo ottime opportunità e con esse la luce in fondo a un tunnel che fino a poco fa mi sembrava non terminasse mai. Ma questa volta il destino non mi è corso propriamente in aiuto, relegandoci tutti in casa. Una dote che ho è quella di saper aspettare e questo è un momento in cui i contatti si limitano all’essenziale.

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In che rapporti sei rimasto con Maria De Filippi, Raffaella Mennoia e in generale con lo staff di Uomini e Donne?

Ho mantenuto ottimi e cordiali rapporti con tutti. Se non si aveva occasione di incontrarsi personalmente, ci limitavamo a messaggi in occasioni particolari, scambi di auguri nelle feste natalizie, un caffè se ci si trovava nella stessa città. Magari non ci si frequentava, ma i rapporti proseguivano come proseguono tra amici con impegni diversi. Questo fino al mio arresto. Finché, uscito dal carcere, mi sono trovato spaesato e spogliato di tutto ciò che avevo costruito negli anni a Milano, ma soprattutto ignorato totalmente dalle persone a cui mi sono rivolto per ricominciare. Mi spiego: non ho mai avuto il numero di Maria nonostante l’ottimo rapporto che ci ha legato durante i due anni di Uomini e Donne, ma nel momento in cui provavo a chiedere un contatto a persone a lei vicine, queste svanivano nel nulla. O meglio: finché si trattava di parlare del più e del meno nessun problema, appena chiedevo informazioni su Maria nessuno mi rispondeva più. Ho provato in tutti modi ad avere un contatto. Ho scritto a Raffaella, ho cercato Maria tramite i suoi più stretti collaboratori ma non ho mai avuto risposte né a livello professionale né umano. Se a livello professionale posso comprendere tutti gli ostacoli che possono separarmi da certi contatti, a livello umano ho qualche difficoltà a comprendere un tale disinteresse nei confronti di una persona con la quale comunque si hanno avuti rapporti oltre che professionali anche affettivi. La mia stima in Maria rimane immutata ed è quella di sempre, sono certo che in mezzo ai suoi mille impegni troverà comunque il tempo di chiedermi almeno come sto. Te l’ho già detto: una dote che ho è quella di saper aspettare.

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Lele Mora ha dichiarato che il trono classico sta registrando un flop dietro l’altro perché non ci sono più i tronisti di una volta. Sei d’accordo con l’agente dei VIP?

Conosco Lele Mora benissimo. È stata la persona che mi è stata più vicina nei miei momenti peggiori, in quei momenti dove le persone si mostrano realmente per quelle che sono. Premetto questo, perché senza ombra di dubbio posso permettermelo, Lele è il più profondo conoscitore di televisione intesa nel senso di chi la fa, di chi ne è protagonista e di chi la rende piacevole e interessante o meno. Dico, quindi, che Lele sa giudicare la qualità di chi caratterizza la televisione in questi anni. Io mi sento ancora un protagonista del piccolo schermo e come tale non sta a me giudicare chi adesso ne fa parte, dico però che i tempi cambiano e i gusti con loro. La televisione si deve adattare ad un pubblico diverso da quello di dieci anni fa, piaccia o meno, purtroppo o per fortuna, anche le persone sono diverse.

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Chi e cosa non sopporti del mondo dello spettacolo italiano?

Dal punto di vista dello spettatore quello che non sopporto è l’ignoranza e chi l’alimenta. L’ignoranza non certo intesa come livello culturale o titolo di studio, ma intesa come modo di pensare e di porsi con gli altri. Soprattutto adesso assistiamo a scene di imbruttimento generale dove le persone assomigliano più ad animali che a umani. Non si ha più la capacità di discussione e di ascoltare senza voler prevalere, non si riesce più a sostenere le proprie ragioni senza offendere i nostri interlocutori e soprattutto ci si mette in luce non più mostrando i nostri meriti, sempre più rari, ma cercando di denigrare gli altri spiandone ed evidenziandone i difetti. Dal punto di vista di chi ne ha fatto parte, invece, non sopporto chi, dopo pochi minuti di visibilità, si dimentica ciò che è stato. Senza fare dei nomi, ti assicuro che, persone che avevano certi atteggiamenti dopo qualche minuto di televisione sembrano altri individui.

Che cosa vorresti dire ai tuoi fan che ti seguono con amore e affetto sui social?

Credimi, per me sono tutto. Avrei voglia di abbracciarli! Tutti! Fisicamente e realmente, anche se adesso è vietato. Ci sono persone che continuano a sostenermi e a seguirmi nonostante siano anni che non appaio in televisione. È come se provassero un amore incondizionato per me. Per l’uomo e non per il personaggio. Questi affetti e sostegni ci saranno per sempre nonostante la fama o la gloria, l’anonimato o l’oblio televisivo. A questi mi rivolgo: prima o dopo tornerà il personaggio, ma per voi sarò sempre Alessio e a voi non farò mai venir meno la mia gratitudine.