Giorgetti della Lega ha bacchettato il capo del suo partito, il vicepremier Matteo Salvini, perché ha deciso da solo la crisi di Governo. Una scelta che ha scatenato aspre e durissime polemiche nel Paese, scatenando proteste e tumulti di piazza soprattutto al Sud durante il tour estivo del ministro dell’Interno che è stato chiuso in largo anticipo.
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio e soprattutto numero due della Lega, alla domanda sui tempi della crisi decisi da Salvini ha dichiarato che sarebbe stato più facile andare a votare se la crisi di Governo si fosse fatta prima.
Ora il nuovo terreno di scontro, tra M5S e Lega, è sul taglio dei parlamentari. “Non sono un costituzionalista, questo bisognerebbe chiederlo al Presidente della Camera dei Deputati – ha affermato Giorgetti – noi siamo disposti a votare anche per la quarta volta, come abbiamo già fatto per tre volte questa riforma”. Ma poi si potrà andare subito al voto? “L’interpretazione non tocca farla a noi”. Il Carroccio è rimasto spiazzato dalle decisioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Noi pensavamo che Conte si dimettesse – ha asserito il numero 2 della Lega -, però vuol aspettare il venti (agosto, giorno delle comunicazioni in Senato, ndr) e allora aspettiamo il venti”.