Francesca Sofia Novello ha bacchettato il conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo 2020, Amadeus, per la sua frase sessista e retrograda.
Come ben ricorderete durante la conferenza stampa di presentazione della kermesse canora nazional popolare il famoso presentatore tv di Mamma Rai l’aveva presentata come “bella, bella” e le aveva dato il merito di stare sempre “un passo indietro” rispetto al compagno, così importante e famoso.
La modella ha rilasciato un’intervista a Grazia in cui ha bacchettato Amadeus: “Forse anche lui si sarebbe potuto preparare un po’ meglio, ma so che era in buona fede”.
Francesca Sofia Novello ha spiegato che il manager di Amadeus, Lucio Presta, l’aveva contattata a dicembre: “Quando in dicembre mi ha chiamato Lucio Presta per invitarmi a fare parte del Festival, gli ho detto: Io non sono un personaggio della tv, ma una modella. Non mi interessa mettere in piazza la mia vita, sono una ragazza semplice, sto bene così”. Poi però ha accettato: “Il Festival è un’opportunità, sarei stata stupida a rinunciare. Ma non mi aspettavo questo putiferio”. I commenti social l’hanno ferita: “Per la maggior parte di donne che mi accusano di essere bella e stupida”.
Perché l’hanno scelta? “Perché sono bella e sono la fidanzata di Vale – ha spiegato – Ma sono anche altro. Prima di presentarmi alla conferenza stampa nessuno mi
ha chiesto che cosa facessi. Hanno saputo che studio Giurisprudenza solo dopo. E mi mantengo come modella da quando avevo 14 anni. E pensare che io l’avevo detto”.
Ma lei è davvero un passo indietro per amore e rispetto del compagno Valentino Rossi? “Ma no! Mi comporto come qualunque donna innamorata farebbe per sostenere il suo uomo – ha sottolineato la modella -. Siamo una coppia normale, ci diamo forza l’un l’altro. Lui è un campione, è innegabile, e se scegli di stare vicino a un uomo così, devi assecondare i suoi ritmi”.
Valentino Rossi, dopo il polverone, le è stato accanto: “Quando ho accettato di partecipare al Festival era contento. Quando mi ha visto piangere, mi è stato vicino e mi ha ricordato chi fossi. Poi mi ha consigliato di ridimensionare tutto”.