Fondi Lega, Bossi attacca Salvini e Maroni: “Quando ero io alla guida del partito, i soldi c’erano”

Fondi Lega, il tribunale del Riesame di Genova ha accolto il ricorso della Procura sul sequestro dei fondi del Carroccio in relazione alla truffa ai danni dello Stato, stimata in 49 milioni, per rimborsi elettorali non dovuti dal 2008 al 2010 per cui sono stati condannati in primo grado Umberto Bossi, l’ex tesoriere Francesco Belsito e tre ex revisori dei conti. Al momento i fondi sequestrati ammontano a circa 3 milioni e ora nelle casse del partito ci sono poco più di 5 milioni.

Umberto Bossi con il suo ex fedelissimo, Matteo Salvini – Foto: Facebook

È una vicenda del passato, sono tranquillo – ha commentato il leader della Lega Matteo Salvini – gli avvocati faranno le loro scelte: se vogliono toglierci tutto facciano pure, gli italiani sono con noi. Continuo a lavorare, i processi e le storie del passato che riguardano fatti di otto o dieci anni fa non mi appassionano. Spero che la Procura di Genova si impegni sulla tragedia di Ponte Morandi“.

Il procuratore capo Francesco Cozzi ha replicato: “Non ho nulla da rispondere. Non entro nelle polemiche. So solo che dalle 11.40 del 14 agosto stiamo lavorando senza sosta alle indagini per il crollo del ponte“.

Il fondatore storico del Carroccio, Umberto Bossi, ha attaccato Matteo Salvini e Roberto Maroni rivelando che quando c’era lui alla guida del partito, i soldi c’erano: “Guardate i bilanci della Lega, lì c’è tutto in chiaro”.

Il totale attivo degli esercizi del segretario federale Bossi nell’anno 2011 è di 47.791.649,05. Bossi si è dimesso da segretario della Lega il 5 aprile del 2012 alla vigilia del coinvolgimento del figlio Renzo nell’inchiesta sui rimborsi, e ha lasciato al successore Roberto Maroni alla guida della Lega un tesoretto che a fine 2012 è di 40.025.226,74. “Sono i soldi che erano nelle casse del partito”: sottolineano i collaboratori di Bossi. Nell’anno 2013, sempre sotto la gestione Maroni, l’attivo di cassa è di 25.844.133,12. Bossi e i suoi collaboratori segnalano che si tratta del bilancio della Lega Nord con il timbro della certificazione di Price Waterhouse, società internazionale di revisione dei conti.

Nel 2014, segretario Matteo Salvini, il totale attivo è di 17 milioni e nel 2015 di 9 milioni e mezzo. C’è poi il capitolo della liquidità a disposizione del Carroccio e qui, nell’era Bossi, scoppia il caso Belsito che fa i famosi investimenti in Tanzania: dai 31 milioni e mezzo di liquidità (2010) si passa nel 2011 a 12 milioni e 700mila.