Facebook localizza gli utenti anche senza il loro consenso. La confessione arriva direttamente dal gigante dei social network mediante una lettera invita ai senatori degli Stati Uniti secondo cui, conoscere la posizione dei fruitori è importante per contrastare meglio fenomeni come la disinformazione e i crimini informatici.

Il senatore Josh Hawley si è espresso sul contenuto della missiva mediante un post su Twitter: “Facebook l’ha ammesso: è possibile essere tracciati anche se si esclude l’opzione di geolocalizzazione. È impossibile dissociarsi e non si ha il minimo controllo sulle proprie informazioni personali. È per questo che il Congresso deve agire”.
Informazioni raccolte dal gigante dei social ritenute molto utili e importanti per la pubblicazione sulla piattaforma di annunci pubblicitari relativi all’area in cui si trovano i fruitori, che Facebook non permette di disattivare. “Per necessità, tutti gli annunci presenti su Facebook si basano sulla localizzazione degli utenti, in modo da evitare che chi vive, per esempio, a New York riceva pubblicità relative a negozi con sede a Londra”, ha spiegato l’azienda.