Eto’o, la trattativa è ormai ad una svolta e da più parti si ritiene che oggi possa e debba essere, nel bene o nel male, la giornata decisiva. Questo perché, nel caso la trattativa dovesse andare ancora per le lunghe e trovare alla fine una conclusione che porterebbe il camerunense lontano dall’Inter, la squadra di Moratti avrebbe poi poco tempo a disposizione per trovare un degno sostituto. Probabilmente è già stato trovato, ma viene come sul dirsi tenuto in caldo in attesa degli sviluppi della situazione.
Di fatto, il protrarsi della trattativa tiene bloccato il mercato dell’Inter e, parimenti, anche quello delle altre squadre che in un modo o nell’altro potrebbero essere interessate alla soluzione della vicenda Eto’o.
Nel caso la trattativa dovesse andare a buon fine, si potrebbe innescare una vera e propria girandola di trasferimenti che potrebbe interessare diversi club, il City in primis per l’interesse dimostrato dall’Inter nei confronti di Tevez, eventualmente il Napoli per Lavezzi, anche se questa possibilità sembra ormai tramontata in ogni caso, e altre ancora. Ma al momento sono solo ipotesi e voci, e nulla più.
Di certo si sa solo che l’ultima offerta dell’Anzhi per Eto’o è stata di 24 milioni di €, mentre la richiesta dell’Inter è di 29 milioni di €, richiesta considerata da Branca come ormai irrinunciabile e, quindi, praticamente si tratta dell’ultimo prezzo, prendere o lasciare.
Oggi è atteso il rilancio dell’Anzhi, e anche in questo caso si tratterà dell’ultima offerta. Lo sanno benissimo sia l’agente di Eto’o, Claudio Vigorelli, che l’agente Fifa, Peppino Tirri che sta svolgendo il ruolo di intermediario tra i russi e l’Inter, e ne hanno parlato oggi a pranzo.
Vi è anche un altro aspetto da prendere in considerazione nella trattativa; con il nuovo decreto economico, nel caso il camerunense restasse in Italia, nascerebbe il problema del contributo di solidarietà che riguarderebbe il ricco ingaggio di Eto’o con l’Inter, ben 10 milioni di € a stagione. Come andrebbe a finire nel caso il camerunense restasse alla corte di Moratti?