Donald Trump bacchetta Barack Obama per le sanzioni Usa alla Russia ed elogia Vladimir Putin

Donald Trump ha bacchettato il presidente uscente degli Stati Uniti d’America Barack Obama per le sanzioni imposte dagli Usa alla Russia in merito ai presunti attacchi informatici in occasione delle elezioni presidenziali 2016, che hanno decretato il trionfo del repubblicano e tycoon. L’amministrazione americana uscente ha espulso 35 funzionari russi a causa del presunto coinvolgimento del Governo russo negli attacchi informatici avvenuti nel corso delle elezioni presidenziali americane. Una decisione davvero incredibile e molto pericolosa che rischia di incrinare i rapporti e le relazioni diplomatiche tra Usa e Russia. Il ministro degli Esteri Sergei Lavrov aveva proposto una serie di misure aggressive, dopo aver definito le accuse di interferenze da parte della Russia nella campagna elettorale Usa infondate. Aveva infatti dichiarato che Mosca non avrebbe lasciato senza risposta le sanzioni decise dall’amministrazione americana.

Donald Trump – Foto: Facebook

Ma il presidente della Russia Vladimir Putin ha sorpreso tutti e ha congelato la polemica: “Non creeremo problemi ai diplomatici statunitensi, né vieteremo alle loro famiglie o ai bambini di fare le vacanze dove sono soliti farle. Ho invitato personalmente tutti i figli dei diplomatici Usa accreditati in Russia per la celebrazione di Capodanno e Natale al Cremlino”.

Il miliardario imprenditore edile e politico statunitense Donald Trump aveva tempestivamente elogiato il presidente russo Vladimir Putin e la sua decisione di non rispondere alla decisione di Obama con l’espulsione parallela dello stesso numero di diplomatici americani dalla Russia mediante alcuni messaggi condivisi sul suo profilo Twitter.

Ora a parlare della scottante e delicata questione è il portavoce del neo presidente Usa Donald Trump, Sean Spicer, durante un’intervista rilasciata all’emittente televisiva Abc in cui ha definito sproporzionata la reazione del capo della Casa Bianca uscente Barack Obama: “Una delle domande che Trump farà ai capi delle agenzie di intelligence la prossima settimana sarà: perché una reazione di tale grandezza? Si vedono 35 persone espulse, due siti chiusi, la domanda è: la risposta è proporzionata alle azioni prese? Forse sì, forse no, ma ci si deve pensare”.

Il futuro portavoce della Casa Bianca ha criticato il presidente uscente Barack Obama perché non intraprese alcuna azione pubblica quando nel 2015 si verificò un attacco informatico cinese che causò la sottrazione illecita e illegale dei dati di milioni di dipendenti pubblici americani.

Intanto Trump ha annunciato alla stampa che oggi oppure domani farà rivelazioni inedite sulla vicenda: “Io so molto di hacking. E’ una cosa molto difficile da provare. Quindi potrebbe essere qualcun altro, e so anche cose che altre persone non sanno, e quindi non possono essere sicuri di questa situazione”.

Il caso non finisce qui!

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