Don Antonio Mazzi è proprio arrabbiato, deluso e amareggiato. Il prete dei vip ha scritto una lettera indirizzata a Fabrizio Corona e l’ha letta durante una trasmissione radiofonica di Rtl 102.5. Proprio lui che qualche settimana fa aveva invocato a gran voce l’oblio mediatico per Fabrizio Corona dalle pagine del settimanale di gossip Nuovo, ora il presbitero e scrittore ha deciso di tornare sull’argomento in diretta radiofonica.

Il fondatore della comunità Exodus, nella quale Fabrizio Corona ha scontato parte della sua pena, ha letto la sua lettera in diretta radiofonica: “Sono troppo buono e mi hai fregato. Sono arrabbiato, non tornare da me. Forse peccando di superbia ero convinto che non avesse voglia di fregarmi e invece… Forse c’è stato un periodo in cui Fabrizio si è convinto di non fregarmi, ma dopo è venuto fuori ancora il Corona – ha continuato don Mazzi – Io sono arrabbiato che sia in galera. La galera a Corona e a persone così non serve, bisogna che trovi un altro luogo e, soprattutto, un po’ più di pazienza, è stato troppo poco con me. Intanto gli ho detto che si cerchi un altro, perché don Mazzi ha da fare. Io sono apertissimo a dieci casi anche peggiori di lui, perché Corona è in effetti un caso mediatico, ma non avete idea di che casi ho seguito e che sto seguendo e cosa ho nelle mie comunità. Forse sono diventato l’unico prete che ancora prendi questi casi”.
Peccato però che fino a pochi giorni fa aveva un’altra opinione sul caso Fabrizio Corona: “C’è speranza per Corona se smettiamo di parlarne – aveva spiegato il presbitero e scrittore a Nuovo – Più lo facciamo e più aumenta la sua idolatria verso se stesso. I casi come il suo si risolvono con seri percorsi di riabilitazione. Io avevo chiesto di tenerlo in comunità per poter smontare piano piano l’idolo che aveva fatto di se stesso ma ci voleva del tempo. Avvocati e magistrati hanno fatto sì che lui tornasse sul territorio, con l’affidamento ai servizi sociali. Avrebbe dovuto continuare quel percorso riabilitativo con noi”.
Intanto è stata sequestrata anche la casa da 2 milioni e mezzo di euro in via De Cristoforis, zona Corso Como, che, secondo i magistrati l’ex fidanzato di Belen Rodriguez avrebbe comprato attraverso la distrazione dei soldi dal patrimonio di una delle sue società fallite, la Corona’s. Lui ha confessato ai giudici di sentirsi accerchiato e di essere una persona onesta.