Da cinque giorni bloccati sul Monte Bianco, due alpinisti francesi, la guida Olivier Sourzac e la cliente Charlotte De Metz, non possono essere raggiunti dall’elicottero di soccorso, perché praticamente avvolti nella nebbia. Nonostante vari tentativi, non si è riusciti ad avvicinarsi a più di poche decine di metri dai due alpinisti, anche a causa del vento forte che è di ostacolo alle operazioni.
I due alpinisti sono bloccati a 4000 metri di quota, sotto il Grandes Jorasses, sul massiccio del Monte Bianco, intrappolati su una stretta cornice di roccia, dalla quale è praticamente impossibile muoversi, viste anche le condizioni atmosferiche che non offrono alcuna visibilità, non solo agli uomini del soccorso alpino, ma anche ai due alpinisti. La situazione è resa ancor più difficile dalle condizioni di Charlotte De Metz, alpinista esperta, ma particolarmente sfinita dalla scalata e dalle condizioni del tempo, caratterizzate da vento, tormente di neve e temperature glaciali, probabilmente anche prossime ai -25°.
Secondo le previsioni metereologiche, questa mattina si sarebbe potuta presentare una situazione migliore, seppur per un periodo di tempo ristretto, condizioni che avrebbero potuto consentire all’elicottero di avvicinarsi quel tanto che sarebbe bastato a trarre in salvo i due alpinisti, ma invece le condizioni metereologiche sono rimaste invariate.
Alle ore 14, a Courmayeur, si terrà un briefing tra i soccorritori italiani e francesi per fare il punto della situazione e decidere il da farsi, perché è impensabile che i due malcapitati alpinisti possano riuscire a sopportare ancora a lungo quelle condizioni, considerando che sono anche secco di provviste.
Nell’ultima comunicazione telefonica risalente a venerdì, i due avevano riferito di aver scavato una buca nella neve per trovare riparo dal vento e dal freddo, un metodo ben noto agli alpinisti esperti, l’unico in grado di salvare la vita a coloro che restano intrappolati in condizioni estreme come quelle attuali.