Cavani come ai tempi di Maradona, e il Milan se ne torna a casa con un pesante passivo, come non succedeva da tempo.
Le tre reti subite al San Paolo sono figlie di un’ottima prestazione di tutta la squadra di Mazzarri, anche se all’inizio ha concesso troppo all’avversario che, infatti, è andato a segno per primo con Aquilani di testa su assist di Cassano.
Ma, alla fine, il Milan è quasi tutto qui, anche e soprattutto per merito del Napoli che può vantare una condizione atletica di gran lunga migliore dei rossoneri. E poi, quando su 5 palloni giocabili, Cavani ne mette a segno 3, c’è ben poco da fare per chiunque.
Anche se il possesso palla è stato per lungo tempo a vantaggio del Milan, si è trattato di un possesso palla sterile, che si infrangeva regolarmente contro il centrocampo del Napoli che, con Inler e un insuperabile Gargano, proteggeva una difesa sicura ed attenta.
Sulla destra Maggio è stato praticamente incontenibile e, cosa ancora più importante, ha migliorato moltissimo la fase difensiva che prima era in un certo senso il suo tallone d’Achille, data la sua propensione a spingere sulla fascia.
Si, d’accordo, il Milan era privo di alcuni titolari di sicuro spessore, ma questo nulla toglie ai meriti di un Napoli che ha saputo imbrigliare i rossoneri, concedendo loro solo la palla del possibile 2 – 2, sempre con Aquilani, ma sventata da un sontuoso De Sanctis e una possibile azione pericolosa verso la fine dell’incontro, quando Pato si è praticamente trovato a tu per tu con il portiere azzurro, ma è stato anticipato da un prodigioso Zuniga.
E così, il Napoli è riuscito a stendere il Milan al San Paolo e ora guida la classifica, in compagnia di altre 3 squadre, con 5 punti di vantaggio sulle milanesi. Ovviamente siamo solo all’inizio, ma se è vero che il buon giorno si vede dal mattino, allora tutto potrebbe essere possibile.