Una bimba di 16 mesi, figlia di una coppia di Rimini, è rimasta ustionata al collo e alla schiena all’ospedale Sant’Orsola Malpighi di Bologna, dove era ricoverata per aver subito un intervento chirurgico all’addome.
Il fatto risale alla scorsa primavera ma se ne è avuta notizia solo ora, nonostante sin da giugno fosse stata presentata una denuncia ai Carabinieri e avviata una procedura civile con la richiesta di risarcimento danni.
Sembra che la bimba sia rimasta ustionata per essere entrata in contatto con un liquido usato dall’infermiera per rimuoverle un cerotto, liquido che le era colato sul pigiamino, che oltre tutto, le era rimasto in dosso per tutta la notte senza che la mamma potesse cambiarla, nonostante le ripetute richieste in tal senso.
Il fatto, successo a seguito di un intervento per altro perfettamente riuscito, potrebbe configurarsi come un evento di malasanità o, comunque, di disattenzione da parte del personale del nosocomio bolognese.
“Si tratta di una chiara colpa professionale” dice Cristiano Basile, avvocato della famiglia ella piccola, “e la cosa è difficilmente smentibile visti la dinamica dell’accaduto e gli effetti conseguenti”.
La madre, accortasi da subito del fatto che il pigiama della piccola si era bagnato con il liquido, aveva ripetutamente chiesto di poter cambiare la figlia, cosa che di fatto le è stato impedito. Quando la mattina successiva ha potuto effettuare il cambio, si è trovata al cospetto di una vasta ustione e ha subito avvisato il personale dell’ospedale.
“I postumi invalidanti della ustione sono assolutamente evidenti e difficilmente correggibili chirurgicamente”, continua l’avvocato Cristiano Basile, “e per molti anni la bimba non potrà esporsi al sole”.
Questi i motivi per i quali la famiglia ha deciso di citare il nosocomio in giudizio e di richiedere un adeguato risarcimento per il danno subito.
Il policlinico Sant0Orsola è disponibile a collaborare e aspetta con fiducia l’esito dell’inchiesta in corso per fare completa chiarezza sull’accaduto.