Bagarre alla Camera. Lega contro Fini


Bagarre
alla Camera dove la Lega ha violentemente contestato Fini, per le sue ultime dichiarazioni che, a dire dei leghisti,  dimostrano trattarsi non più di un presidente super-partes, come prevede il suo compito costituzionale.
E non è tutto, visto che tra alcuni deputati della Lega e altri del Fli, sono volati anche degli spintoni e qualche schiaffone, il tutto prontamente sedato dai commessi della Camera dei Deputati, che si sono frapposti numerosi, tra i contendenti.
La seduta, che era presieduta dalla vicepresidente Rosy Bindi, è stata sospesa e la stessa Bindi ha chiesto scusa ad alcuni ragazzi che assistevano alla seduta  dalla tribuna del pubblico, per lo spettacolo indecente ed  indecoroso offerto da alcuni deputati.

A scatenare la bagarre, un durissimo attacco a Fini da parte del deputato  e capogruppo della Lega Marco Reguzzoni,  al  quale stava per replicare Bocchino del Fli, che ha visto protagonisti Claudio Barbaro di Fli e Fabio Rainieri  che non se le sono certo mandate a dire.
Alla ripresa dei lavori alla Camera, e all’ingresso in aula di Gianfranco Fini che avrebbe dovuto presiederla, si sono levate alte le grida dai banchi della Lega al suo indirizzo “Dimissioni, Dimissioni”.
A causare questa reazione da parte dei leghisti, le dichiarazioni che lo stesso Fini aveva rilasciato ieri in una trasmissione televisiva, relativamente alla baby pensionata moglie di Bossi, dichiarazioni che non sono affatto piaciute ai compagni di partito del Senatur.

Il rappresentante della Lega, Marco Reguzzoni, nel suo intervento accusava il presidente della Camera di avere dei comportamenti non consoni al suo ruolo istituzionale. “Il suo comportamento di questo giorni è decisamente inopportuno,  chi presiede la Camera non può sedere in uno studio televisivo al livello di altri leader politici”, dice il rappresentante della Lega Nord.
L’opinione pubblica si aspetterebbe da parte dei rappresentanti delle istituzioni, ma proprio di tutti, un atteggiamento ben più responsabile, in un momento difficile come questo che si sta attraversando, al pari degli altri Paesi europei. Il buon senso dovrebbe far deporre le armi un po’ a tutti.