Location suggestiva e voce emozionante: queste le armi vincenti che caratterizzano Andrea Bocelli in concerto al Central Park di New York. Il famosissimo tenore italiano è riuscito a far cantare 70 mila persone nonostante la pioggia battente. In duetto con il maestro Tony Bennett sulle note di “New York New York” la folla esplode in un delirio di voci che cantano a tempo e con passione. Felicità e trionfo per una voce italiana divenuta mondiale. Migliaia di facce sorridenti nel parco centrale della Grande Mela tormentata dalla pioggia. Proprio in questo posto meraviglioso si sono esibiti migliaia di artisti internazionali, da Luciano Pavarotti a Michael Jackson. Seggiole numerate e prato libero fanno da sfondo a delle persone che cantano con amore e felicità, danzando spensierati sotto la pioggia.
Emozioni, amore ed indice di gradimento palpabile alle stelle per Andrea Bocelli in concerto al Central Park. Intorno a 70 mila persone, immobili sotto acqua e freddo, la New York Philharmonic Orchestra, diretta da Alan Gilbert ed il Westminster Symphonic Choir, riempiono con voci e musica d’autore l’enorme palco stellato per il “Bocelli live”. Un concerto dalle proporzioni storiche quello del tenore toscano che è stato organizzato dalla casa discografica Sugar, in collaborazione con la famiglia Barilla. L’immagine del vero made in Italy resta indelebile nel cuore e nelle menti di migliaia di persone strabiliate da armonia di voci e musica sorprendenti.
Dopo circa un anno di lavoro e dieci milioni di dollari, il “Bocelli live Central Park” è un concerto gratuito del tenore italiano Andrea Bocelli. Molti i duetti con la seconda voce americana dopo la morte di Frank Sinatra, il maestro Tony Bennett che con il lirico italiano sembra trovarsi a proprio agio. D’altronde Andrea è rinomato per la sua bontà e la sua umiltà d’animo, oltre che per la sua voce inimitabile. Interpretando le arie più celebri come se fossero brani a sé, il maestro italiano cerca uno stile svincolato dalla lirica e fa divertire migliaia di fans sotto la pioggia. L’Ave Maria è suonata come una preghiera antipioggia per spettatori di New York e per le star americane intervenute all’evento come Donald Trump, Alec Baldwin, Sting e Rudolph Giuliani. Un vero e proprio trionfo tutto italiano con un Bocelli a suo agio, felice e amato dalla folla.